giovedì 28 novembre 2013

Risotto all'Isolana con il Tastasal

Per questo risotto devo dire grazie all'Assaggiatore Ufficiale che, di ritorno da Verona, mi ha portato a casa dell'ottimo riso Vialone Nano Novello e Classico e una confezione di Tastasal.
Il Tastasal è un impasto di carne di maiale e di manzo macinate, salate e insaporite con pepe nero frantumato, lo stesso impasto che si usa per fare il salame, e che somiglia molto alla nostra pasta di salame (della quale vi avevo parlato qui).
Il nome Tastasal deriva dall'usanza delle massaie veronesi che, prima di far insaccare i salami,
preparavano il risotto con questo impasto per "tastare il sale".
In rete ho trovato molte ricette di questo risotto, c'è chi mette la cipolla e chi no, chi mette la noce moscata e chi la cannella, io ho optato per quest'ultima e questo è il risultato



Ingredienti per 4 persone

400 gr di riso Vialone Nano Novello
1 lt di di brodo di carne
200 gr di Tastasal
60 gr di burro
60 gr di formaggio Grana grattugiato
cannella un pizzico
rosmarino fresco 2 rametti

Preparazione



In una pentola portare a bollore 800 ml di brodo, aggiungere il riso e cuocere per 18-20 minuti, a fuoco basso e mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno, fino a quando il riso avrà assorbito tutto il brodo.
Se serve aggiungere ancora qualche mestolo di brodo bollente.
Io ne ho aggiunti ancora 3-4 mestoli.
Nel frattempo in una padella fondere il burro con il rosmarino, unire il Tastasal sbriciolato e far rosolare, a fuoco lento, fino a cottura, spegnere e togliere il rosmarino.
Quando il riso sarà cotto, aggiungere il Tastasal con tutto il suo fondo di cottura, il formaggio Grana grattugiato e un pizzico di cannella, mescolare bene e lasciar riposare, coperto, per un paio di minuti.
Servire decorando il piatto con una spolverata di cannella e un rametto di rosmarino.




Quando ho detto all'Assaggiatore che in molte ricette avevo letto come ingrediente la cannella lui, che aveva assaggiato il risotto a Verona, non ne era molto convinto ma, quando ha assaggiato il mio risotto, mi ha confermato che il sapore era proprio quello.
Io vi consiglio di usare un brodo di carne leggero non troppo salato ne pepato, perché sale e pepe sono presenti in giusta misura già nel Tastasal, e di calibrare la cannella a vostro gusto,
e dato che a me piace molto, io sul mio risotto ne ho messa ancora un pizzico :-D

lunedì 25 novembre 2013

Una Torta Salata, una ragazza, e il blog compie due anni

Stefania sei pronta per scoprire ancora qualcosa di me e per la terza ricetta?

Finite le scuole medie sai cosa volevo fare?
Volevo fare la scuola alberghiera ma,
ma ai miei tempi (come mi sento vecchia quando scrivo così!)
le scuole professionali erano considerate scuole di serie B, e non solo qui a Lodi  non c'era e avrei dovuto andare a Milano, oppure trasferirmi sul lago di Garda, insomma era complicato, i miei genitori non mi mollano e il mio sogno di girare il mondo facendo la Chef sulle navi da crociera svanisce.
Seguo le orme della mamma e studio per diventare....ragioniera.
Siamo alla fine degli anni '70 e conosco dei ragazzi che hanno aperto una radio libera.
A Radio Stereo Montezuma, affianco un amico nella conduzione di una trasmissione 
"The Best Disco in Town"
una gara di classifiche di canzoni stilate dagli ascoltatori,
con votazione della migliore da parte del pubblico.
Qui conosco anche un "ragazzo" che mi piace (la prima cosa che mi ha colpito è la sua voce) ma non mi si fila per niente, e allora ottenuto il diploma di "ragiunàt", parto
vado a Londra per perfezionare la conoscenza della lingua inglese che mi servirà per trovare lavoro.


Qui ho la fortuna di vivere con Jack ed Ellen che mi trovano anche un lavoro in un ufficio.
Londra mi piace e sto meditando di rimanerci, ma dopo tre mesi torno perché si sposa Layla
(la Sorella N. 1) e non posso mancare, non me lo perdonerebbe mai!
Resto e trovo lavoro a Milano, ma dopo quattro anni da pendolare, sto meditando di trovare
o una casa a Milano o un lavoro a Lodi.
 Trovo il lavoro e questo darà una svolta alla mia vita, a casa di un'amica rivedo quel "ragazzo",
che come ormai avrai capito, diverrà il mio Assaggiatore Ufficiale.

Piccole donne Crescono

Ed ora è il momento della ricetta.
A questa terza puntata ho deciso di abbinare una torta salata, eccola


Ingredienti
per la pasta brisée

300 gr di farina
150 gr di burro
60 ml circa di acqua ghiacciata
un pizzico di sale

per il ripieno

3 porri puliti circa 450 gr
olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di zucchero di canna
sale
100 gr di crescenza

per la besciamella

50 gr di burro
50 gr di farina 00
1/2 lt di latte fresco intero
sale, pepe e noce moscata

per lo stampo

poco burro
farina di riso

Preparazione

Per prima cosa preparare la pasta brisée, il procedimento lo trovate qui.
Mentre la pasta riposa in frigorifero, pulire i porri, affettarli a rondelle e lavarli bene.
In una padella versare poco olio evo, i porri ben scolati, condire con il sale, il cucchiaio di zucchero di canna e cuocerli per 10 minuti con il coperchio, scoperchiare e far asciugare.
Preparare la besciamella (il procedimento lo trovate sempre qui) e appena sarà pronta, aggiungere la crescenza tagliata a pezzetti e farla sciogliere mescolando con una frusta.
Imburrare e infarinare uno stampo da crostata di 26 cm di diametro.
Stendere la pasta, con l'aiuto del mattarello posizionarla nello stampo, togliere la pasta in eccesso (rimpastare velocemente e riporla in frigorifero) bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e
far riposare lo stampo in frigorifero per 15 minuti.
Coprire la pasta con un pezzo di carta forno, sistemare sopra la carta i pesi o i fagioli secchi e cuocere in bianco a 180°-200° per 15 minuti (io forno elettrico con funzione statica), togliere la carta con i pesi e cuocere per altri 5 minuti, togliere dal forno e far raffreddare per qualche minuto.


Mescolare i porri alla besciamella, versare il tutto nel guscio di pasta, decorare con il resto della pasta brisée intagliata (io con gli stampini a forma di fiori e foglie) e qualche rondella di porro.


Infornare di nuovo e cuocere a 175° per 30 minuti.




L'11 Maggio passa inosservato anche quest'anno!!!
Il mio blog ha compiuto il secondo anno e io anche questa volta me ne sono dimenticata!!!
Proprio io che mi ricordo di tutti i compleanni e di tutti gli onomastici!!!
Ma cara amica mia tu lo sai che in quel periodo ero un po' impegnata, tant'è che ho postato poco, circa 3 volte alla settimana e a volte pure meno e le visite al blog ne risentono, io lo vedo, ma mi sorprende sempre vedere che c'è chi passa comunque a dare una sbirciatina al blog e a leggere delle vecchie ricette, e mi piacerebbe sapere se qualcuno di questi visitatori silenziosi, che non commentano,
abbiano mai provato una delle mie ricette.
Magari proprio quella persona che sta leggendo ora dalla Corea del Sud , chi sarà?
Una Lei? Un Lui? Una/o Coreana/o? Una/o Italiana/o che vive in Corea?
Ma sai cosa ti dico è proprio questo che amo del blog, l'idea che magari domani in Corea o in Malesia (23 visualizzazioni in questo mese!) qualcuno mangerà la mia Frittata di Zucca!!!

Con questa Torta Salata di Porri e Crescenza naturalmente partecipo al tuo contest


Stefy ci vediamo lunedì prossimo per l'ultima ricetta e l'ultima puntata :-D

giovedì 21 novembre 2013

Cupcakes con Mele Caramellate e Cuore di Cioccolatini

Cara Artù  Tanti Auguri!!!
Oggi per il tuo compleanno, le tue MYCS amiche si sono riunite e hanno creato questo evento

Per un'Amica Buona come un Dolce alle Mele

Quindi troverai 
da Stefania Ciambellone alle mele e sidro
da Yrma Flan brulé aux pommes
e qui da me


Ingredienti per 6 cupcakes

120 gr di farina 00
120 gr di burro morbido
100 gr di zucchero semolato
2 uova piccole
3 gr di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
la scorza grattugiata di mezzo limone
1 mela piccola
la scorza di mezza arancia tritata al coltello
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di rum
6 cioccolatini fondenti al 70%
zucchero a velo q.b.

Preparazione

Sbucciare la mela, togliere il torsolo, tagliarla a pezzetti e farla caramellare, in una padellina antiaderente con i 2 cucchiai di zucchero di canna, 20 gr di burro, la scorza d'arancia e il cucchiaio di rum, lasciar raffreddare.
Montare, con le fruste elettriche, i rimanenti 100 gr di burro morbido con lo zucchero semolato, aggiungere le uova una alla volta, aggiungendo la seconda solo quando la prima sarà ben amalgamata.
Unire la scorza di limone, la farina setacciata con il lievito e il bicarbonato mescolando con una spatola.
Rivestire 6 contenitori per cupcake con della carta forno, versare un poco di impasto in ognuno, suddividere le mele, inserire un cioccolatino e ricoprire con il rimanente in pasto.



Cuocere in forno preriscaldato a 170-180° per 20-25 minuti.
(Io forno elettrico statico a 175° per 25 minuti).


Lasciar raffreddare, se serve (cioè se è troppo unta) sostituire la carta forno con della carta pulita, fermare i pirottini di carta forno con un giro di spago da cucina e spolverizzare con zucchero a velo.


Ecco pronto il vassoio per te cara Artù, spero che te ne bastino quattro, perché le altre due sono sparite!
La prima l'ho assaggiata per sentire se era buona, dovevo non credi?
Ma per essere sicura mi sono pappata anche la seconda e ora ti posso dire con certezza assoluta che sono
buonissime!!!!
Ancora Tanti Auguri cara Amica
Un bacione
:-D


mercoledì 20 novembre 2013

Cucina Lodigiana: Salàmin e Custine cun le Verse per l'Italia nel piatto

Buongiorno a tutti siamo di nuovo al giorno 20 come corre il tempo vero?
E noi invece oggi andiamo lente, perché?
Perché il tema di questo mese per l'appuntamento con le ricette regionali dell'Italia nel piatto è

PIATTI A LUNGA COTTURA

Nella cucina Lombarda e Lodigiana ce ne sono moltissime di ricette a lunga cottura, la mia scelta è caduta su di un piatto Lodigiano che è tipico proprio del mese di Novembre, viene normalmente preparato per la festa di Ognissanti, ed è parente della più famosa Casoeûla milanese.


Ingredienti per 8 porzioni

13 verzini salamini di maiale 1,2 kg
8 costine di maiale 650 gr
2 verze circa 2,5 kg totali
50 gr di burro
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 tazze di brodo di carne circa 500 ml
2 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro
sale e pepe

polenta 

Preparazione

Pulire, lavare le verze e tagliarle in pezzi non troppo piccoli.


Bucherellare i verzini e sbollentarli per 5 minuti in abbondante acqua bollente*.


Suddividere il burro e l'olio evo in due** pentole alte e rosolare 4 costine in ogni pentola per 5 minuti.
Unire i verzini e lasciar rosolare per altri 5 minuti.
Suddividere le verze nelle due pentole e cuocere per 20 minuti fino a quando le verze avranno perso
un po' di volume.


Diluire il concentrato di pomodoro nel brodo e versare una tazza in ogni pentola.


Cuocere a fiamma bassa per un'ora e mezza mescolando delicatamente per non rompere i verzini ed aggiungendo poco brodo se la preparazione si dovesse asciugare troppo.
Pepare, assaggiare e se serve salare.


Un'ora prima della fine della cottura preparare la polenta.



Mettere della polenta sul piatto e ricoprire con 1 Salamino Verzino, 1 Costina,
abbondanti Verze e un po' di sugo.
Il resto mettetelo in una zuppiera e portatelo in tavola perché ci sarà sicuramente qualche
commensale che vorrà fare il bis!



 *La ricetta originale non prevede la sgrassatura dei salamini in acqua bollente, che vengono invece rosolati
   per primi nel burro con l'olio, ma io ho adottato questo metodo per "alleggerire" un po' questo piatto
**Consiglio 2 pentole perché all'inizio le verze occupano moltissimo spazio, e io non ho una pentola così
     grossa da poterle contenere tutte, quando le verze hanno perso volume si può radunare tutto in una
     pentola sola.

E ora son proprio curiosa di vedere cosa hanno preparato le mie socie, anche voi?
Allora andiamo a farci un bel tour 



E per Dicembre abbiamo deciso per un doppio appuntamento quindi vi aspettiamo
il giorno 10 alle 10.00 e il giorno 20 sempre alle 10.00
Mi raccomando non mancate, io vi aspetto :-D

lunedì 18 novembre 2013

Il risotto, io cresco, e anche il blog

Stefania, come promesso eccomi con la seconda ricetta per il tuo contest,
ma prima ti parlo ancora un po' di me.

Sono cresciuta un po', non in altezza e neanche di peso, come puoi vedere in questa foto
che ho scelto, anche se è un po' sfocata, per vari motivi, ma soprattutto perché c'è lei
La mia Nonna Carla
Non era una donna vanitosa, ma non usciva mai senza il cappello.
Adoravo quei suoi buffi cappelli e, non credo di avertelo mai detto, ma da lei ho ereditato oltre al piacere di cucinare, anche questa piccola mania ed ho cappelli per ogni stagione.
Nella foto di fianco alla Nonna il Nonno Oreste (entrambi genitori della Mamma), poi Lei la mia bellissima Mamma Lucy (non trovi che fosse modernissime per l'epoca, guarda gli occhiali!!!), poi Layla (la Sorella N. 1 un po' accigliata anche in questa foto) e la piccina davanti sono io naturalmente.


Credo che qui fossimo in gita a Milano, la foto naturalmente l'ha fatta il mio Papà, Clementina (la sorella N. 3) probabilmente l'abbiamo lasciata a casa perché troppo piccola e tra qualche anno arriverà anche Pieruccia (la sorella N. 4 detta anche la principessa).
E qui ci puoi vedere tutte insieme qualche anno dopo.


Io, come ti dicevo, continuo a mangiare poco, ma comincio a curiosare e, quando me lo permettono, a pasticciare in cucina specialmente con la nonna.
E dal riso in bianco e la Panàda sono passata ad apprezzare i Risotti,
quello di Zucca della Nonna per me era il più buono del Mondo!!!
Questo Risotto con Carciofi e Salsiccia l'ho fatto proprio per te e per questo tuo contest poi, mentre facevo un giro sul mio blog, mi sono accorta che per un altro tuo contest (quello organizzato con la nostra comune amica Artù)  avevo fatto un altro risotto ai carciofi, non è una strana coincidenza?



Ingredienti per 4 persone

400 gr di riso Vialone Nano Classico
4 carciofi spinosi
1 limone bio
100 gr di salsiccia Lodigiana con formaggio Grana
1 scalogno
1 e 1/2 di brodo vegetale home made(il mio è qui)
40 gr di burro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine d'oliva
cannella in polvere q.b.
pepe
formaggio Grana grattugiato

Preparazione


Lavare, pulire i carciofi, tagliarli a spicchi e metterli in una ciotola con acqua fredda
e un limone bio per evitare che anneriscano.
Preparare il brodo vegetale e unire anche le foglie esterne dei carciofi.
Spellare la salsiccia e sminuzzarla con un coltello.
In una padella antiaderente rosolare la salsiccia senza nessun condimento, scolarla e tenerla da parte, eliminare il grasso rilasciato dalla salsiccia, versare un goccio di olio evo e rosolare lo scalogno affettato finemente, unire i carciofi ben sgocciolati e cuocerli per 10 minuti con poco brodo bollente.
In un'altra padella tostare il riso con 20 gr di burro, sfumare con il vino a temperatura ambiente.
Versare il riso nella padella con i carciofi, mescolare, unire anche la salsiccia e un paio di mestoli di brodo. Portare a cottura aggiungendo il brodo ogni volta che lo richiederà il riso, ci vorranno circa 15-18 minuti e potrebbe non servire tutto il brodo.


Fuori dal fuoco mantecare il riso con i restanti 20 gr di burro,
un pizzico di cannella e una bella manciata di Grana grattugiato.
Impiattare e cospargere con un altro pizzico di cannella (se piace)
un po' di pepe nero macinato al momento e del Grana.



12 Maggio 2012 è passato un anno e un giorno e come spiego qui
ho mancato il primo compleanno del mio blog, ma ho vinto il mio primo contest
e con una ricetta dedicata al mio Papà!!!
E anche il blog è cresciuto, qualche follower in più (non molti nemmeno ora a dire il vero),
le foto un po' (ma giusto un poco) più belle, i post un po' più ordinati.
Mi piace fare il passo passo delle ricette e fotografare i momenti cruciali di certi passaggi ma, purtroppo ogni tanto cucinando mi perdo e qualche passaggio scappa, a volte (soprattutto quando ho ospiti) è addirittura successo di non fotografare il piatto finito ma, se la ricetta merita, la pubblico ugualmente e cerco di rimediare con una battuta :)


Cara Stefania la nostra chiacchierata per oggi finisce qui, do appuntamento a te e, a tutti quelli che ne avranno voglia,  lunedì prossimo per la terza puntata  :-D

venerdì 15 novembre 2013

Crostata di Mele...con una confettura speciale!

Le mele non le mangio quasi mai e quando le vedo penso subito a una torta, capita anche a voi?
L'altro giorno l'Assaggiatore Ufficiale mi dice che,per sdebitarsi con un collega, vuole comprare una torta,
e io (naturalmente) rispondo "Comprare? Ma te la faccio io!"
Ci penso un po' e decido di fare una crostata con una frolla tipo questa.
Faccio l'appello
Burro? Presente
Uova? Presenti ma siamo solo 4
Zucchero a velo? Assente ma c'è Semolato
Farina? Presente ma non sufficiente solo 100 gr
Ma non è possibile!!!!
Guardo meglio e nascosta dietro un pacco di farina per polenta c'è un pacco di farina con lievito.
Io il lievito nella frolla non lo metto quasi mai, ma in effetti in molte ricette c'è, che faccio?
Provo e al massimo chiamo l'Assaggiatore e gli dico di comprare una torta :)


Ingredienti per la pasta frolla

100 gr di farina 00
300 gr di farina con lievito
200 gr di burro
100 gr di zucchero semolato
4 tuorli (78 gr)
mezzo cucchiaino da caffè di cannella
la scorza di un limone bio
1 pizzico di sale
poco burro e farina (io di riso non ne avevo altra) per lo stampo

per il ripieno

2 mele Golden
il succo del limone bio
2 cucchiai di zucchero di canna (io Demerara)

Preparazione

Nel vaso della planetaria setacciare le due farine unire il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti,
lo zucchero, un pizzico di sale e con la frusta piatta (K) a bassa velocità (2) far sabbiare il composto.
Aggiungere i tuorli, la scorza di limone, il mezzo cucchiaino di cannella e lavorare
fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Formare un panetto avvolgere con la pellicola e far riposare in frigorifero per almeno un'ora.
Imburrare e infarinare uno stampo per crostate (il mio è di 24 centimetri di diametro) e metterlo in frigorifero. Riprendere e stendere la pasta frolla, con l'aiuto del mattarello mettere la frolla nello stampo, rifilare i bordi e bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, coprirlo con la Confettura extra al Cioccomela, e metterlo di nuovo in frigorifero.
Nel frattempo spremere il limone, sbucciare le mele e tagliarle a spicchi togliendo il torsolo (io uso il tagliamela). Irrorare gli spicchi di mela con il succo di limone e cospargere
con un cucchiaio di zucchero di canna.
Sgocciolare bene gli spicchi, tagliarli a fettine sottili (almeno tre per ogni spicchio)
e posizionarle sulla confettura in cerchi concentrici.
Terminare con decorazioni di pasta frolla e spolverare con il rimanente cucchiaio di zucchero di canna.




Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30-35 minuti (io forno elettrico funzione statica).




Io, come faccio spesso ultimamente, ho usato gli stampini a foglia (e chi li molla più, mi piacciono un sacco) ma naturalmente si può decorare con la più classica griglia, oppure si possono usare altri taglia biscotti.
E non è finita qui, siccome mi sono avanzati degli spicchi di mela ho fatto anche questa


anche perché dovevo testare questa frolla, o no?
E devo dire che mi è piaciuta.
Per questa mini tortina  la mela l'ho tagliata a cubetti, alla confettura ho aggiunto 2 amaretti sbriciolati,
e anche un po' di cannella sia nelle mele che sopra le foglie.


Gli amaretti e la cannella (che con le mele per me ci stanno sempre benissimo) nella torta da regalare
non li ho messi perché so che molti non li amano.
Di pasta frolla ne avanzata ancora, l'ho surgelata, e presto farò dei biscotti,
anche perché devo fare un po' di pratica in decorazioni con la ghiaccia e se vengono bene ve li farò vedere.


Notizia dell'ultima ora è arrivato un messaggio dal collega dell'Assaggiatore con i complimenti,
la torta è piaciuta!!! 
Naturalmente condivido i complimenti con le ragazze di Cà Versa perché
la vostra confettura è buonissima!!!  :-D

mercoledì 13 novembre 2013

Salsa Mou al Caramello

E anche questa volta la colpa è di Enrico!!!
La volta scorsa aveva portato troppo gelato e mi ha "obbligato" a  fare questa torta.
L'ultima volta che è venuto a cena a portato troppa panna, e così ho fatto questa salsa e non solo!!!


La Panna, 1 litro di quella fresca da montare, l'ha portata per intingere i Meini e gli Ossi da morto che potete vedere qui


 il dolce per la nostra cena di Ognissanti.
Essendo solo in cinque, di panna ne è avanzata più di mezzo litro!
Oltretutto questa salsa (alla quale giravo in torno già da un po') crea dipendenza,
quindi caro Enrico mi hai sulla coscienza!!!

Ingredienti

180 gr di zucchero semolato
100 ml di panna fresca a temperatura ambiente
1 bel pizzico di sale (io sale di Cervia)

Preparazione

In un pentolino abbastanza alto, a fuoco molto basso, far caramellare lo zucchero con un goccio d'acqua, mescolando il meno possibile e tenendo puliti i lati del pentolino pulendo con un pennello (meglio se di silicone che non lascia pelucchi) bagnato d'acqua.


Quando si sarà formato un caramello chiaro, unire il sale, mescolare e togliere dal fuoco.

Lo vedete il sale?  Non omettetelo perché fa la differenza!

Lasciar intiepidire per qualche minuto, unire la panna poca per volta mescolando e aggiungendo altra panna solo quando la precedente è stata ben assorbita.
Fare molta attenzione perché in questa fase, quando si unisce la prima parte di panna, il caramello potrebbe fare degli schizzi, per questo è necessario che la panna sia a temperatura ambiente.
Riportare sul fuoco per qualche minuto, finché la salsa avrà una bella consistenza cremosa.
Versare in un vasetto di vetro.


Se non la usate subito, e se resistete a non mangiarla a cucchiaiate, riponete il vasetto in frigorifero.
Quando dovrete usarla per decorare un dolce, o per arricchire un gelato, tenetela a temperatura ambiente per almeno un paio d'ore oppure riscaldate il vasetto in un pentolino di acqua calda ma non sul fuoco.
Che altro vi devo dire?
Vi ho già detto che può creare dipendenza, quindi consumatela con moderazione :-D

lunedì 11 novembre 2013

Panàda, io piccola, e come è iniziata l'avventura del blog

Stefania, ma lo sai che questo tuo contest è meno facile di quanto pensassi?
Il tema è libero, è vero, ma proprio per questo è dal 4 che sto pensando a come raccontare me e il mio blog, ma soprattutto quali ricette associare a questi racconti.
Ho deciso quindi di raccontarti per 4 lunedì l'infanzia, l'adolescenza. la giovinezza e la maturità mie e del mio blog e di abbinare ad ognuna di queste fasi una ricetta.
Allora partiamo dalla mia infanzia.
Questa bambina paffuta, tenuta per mano dalla sorella più grande, la sua Sorella N. 1


ad un certo punto ha cominciato a mangiare poco, causa acetonemia e altri piccoli fastidi infantili.
Eccola qui qualche anno dopo, sempre con la Sorella N. 1 e con la nuova arrivata la Sorella N. 3
 (avete notato i vestiti uguali, allora si usa così!)


La bimba divenne così magra che in famiglia era chiamata "biafra" e, ad ogni pasto, la sua mamma ripeteva come un mantra "mangia, mangia, mangia" ma visto che, nonostante tutto non mangiava molto, la mamma le preparava quei pochi piatti che le piacevano: il riso e la pasta in bianco, che all'epoca da noi voleva dire riso o pasta conditi con tanto burro e tanto formaggio Grana e poi questa


Ingredienti per 2 porzioni

1 lt di brodo di carne o vegetale (io vegetale home made, il mio lo trovate qui)
pane raffermo (5-6 fette per ogni piatto)
abbondante formaggio Grana grattugiato

Preparazione

Portare il brodo a bollore, mettere le fette di pane nelle fondine, versarci sopra il brodo bollente e condire con una generosissima manciata di formaggio Grana.


Ricetta veloce, se avete il brodo pronto, e semplicissima come semplici sono le prime ricette del mio blog,
e ora cara Stefania ti racconto come è nato.


11 Maggio 2011 è da qualche mese (8 mesi e 11 giorni) che mi ritrovo con del tempo libero in più, esattamente le 8 ore che impiegavo lavorando (e non sono andata in pensione!).
5 mesi prima, sempre per quel tempo liberò in più, ero entrata a far parte di Facebook che, ammetto la mia ignoranza, allora non riuscivo a capire cosa potesse servire.
 Siccome cucinare, e fotografare quello che cucino, mi è sempre piaciuto, creai un album di foto che chiamai "delizie"
Dal 29 Dicembre del 2010 al 3 Maggio 2011 postai 200 foto delle mie preparazioni, all'inizio con semplici descrizioni del piatto, poi cominciai anche a scrivere le ricette, o meglio a descrivere le preparazioni,
a volte senza nemmeno le quantità degli ingredienti!
Dal 4 al 9 Maggio creai un'altro album "Delizie 2" altre 26 foto, e nel frattempo scoprii l'esistenza dei blog e dei food-blog in particolare.
L'idea di avere un ricettario on -line, di condividere le ricette e di poter ritrovare le mie ricette con un click, senza dover cercare su foglietti e quadernetti, mi intrigò, ci pensai ancora un paio di giorni, poi mi buttai e nacque così 
Le Delizie della Mia Cucina
Per il mio primo post avevo scelto questi tartufi di cioccolato non solo perché mi avevano fruttato un
premio ma anche perché sono buonissimi e facili da fare.
Allora Stefania che dici, ho rispettato le regole?
Io credo di si e perciò con questo lungo post partecipo al tuo contest


Little Sister ci vediamo la settimana prossima per la seconda puntata :-D